1° Piano

50's
Nel 1949 Giulio Castelli fondò un'azienda di lavorazione di materie plastiche. La Kartell iniziò con la produzione di prodotti casalinghi rivoluzionari per il materiale ma dal design semplice.


L'obiettivo principale è trasmettere la percezione di un ambiente domestico in cui il visitatore è invitato a scoprire uno ad uno i 12 oggetti aprendo e chiudendo i cassetti. Il visitatore ha la libertà di vivere l'oggetto toccandolo, osservandolo da vicino e potendolo studiare nei suoi dettagli.


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60's
Gli anni ’60 per Kartell sono anni di svolta, iniziano più frequentemente collaborazioni con grandi autori del design italiano. Le tecnologie avanzano e permettono di creare forme sempre più complesse.


L’obiettivo principale è mettere in mostra lo stato grezzo dell’oggetto nel momento in cui esce dallo stampo. Il visitatore scopre attraverso un supporto video e la modalità espositiva il processo di produzione dell’oggetto.


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70's
Gli anni ’70 sono un decennio di visibilità per l’azienda che partecipa alla mostra “Italy the new domestic landscape” al MoMA. Nella collezione appaiono nuovi prodotti più complessi e con nuove colorazioni sempre più curate e giochi di trasparenze maggiori.


L’obiettivo principale è lasciare che gli oggetti si comunichino da soli. Gli anni ’70 non rappresentano un decennio di svolta per l’azienda e la modalità espositiva classica lo rappresenta al meglio.

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80's
Negli anni ’80 Claudio Luti diventa il nuovo presidente dell’azienda e concentra la sua strategia sul prodotto inaugurando un inedito modo di intendere il materiale e le superfici.


L’obiettivo principale è raccontare l’oggetto in tutte le sue fasi produttive, dall’idea all’oggetto finito. Con l’aiuto di un supporto multimediale e di documenti originali il visitatore si immerge totalmente nella storia degli oggetti.


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